Riunito a Wolfsburg l’Intercomites Germania
COLONIA\ aise\ –
L’Intercomites Germania si è riunito a Wolfsburg sabato 13 e domenica 14 maggio scorsi. I temi principali affrontati nella prima giornata di lavoro sono stati il forte taglio dei finanziamenti ai Comites per l’anno 2023 e la situazione dei servizi consolari con particolare riferimento ai tempi d’attesa per ottenere un appuntamento per il rinnovo dei documenti (passaporto e carta d’identità elettronica) che continuano a rimanere ancora troppo lunghi, come confermato da molti presidenti Comites.
La precaria situazione finanziaria in cui i Comites versano, in seguito al taglio del 25% rispetto a quanto stanziato nel 2022 dei finanziamenti relativi al Cap. 3103, ha imposto una riflessione sul ruolo stesso di questi comitati, sostenuti – occorre ricordarlo – dall’impegno a titolo gratuito delle consigliere e dei consiglieri eletti. Senza un’integrazione finanziaria molti Comites si vedranno costretti a sospendere le attività e chiudere le proprie sedi. La maggioranza dei presidenti ha pertanto confermato la decisione di presentare la domanda di finanziamento integrativo al MAECI confidando che il Ministero possa riuscire a trovare le risorse finanziarie necessarie per la copertura delle richieste.
Per quanto riguarda i servizi consolari è stato ricordato dai consiglieri del CGIE come la rete consolare italiana in Germania sia stata tra le più colpite dall’ondata di chiusure dopo il 2010, con la soppressione dei Consolati di Amburgo, Norimberga, Saarbrücken e dell’Agenzia Consolare di Mannheim. Solo nel 2021 è stato riaperto lo Sportello Consolare a Saarbrücken con 2 impiegati a contratto: una formula ripetibile in ogni altro centro, già sede di Consolato, se a costo zero. Il “modello Saarbrücken” prevede l’apertura di unità distaccate (sportelli consolari) con poche unità di personale (2-3 persone) in locali gratuiti e messi a disposizione dalle autorità locali. I compiti affidati agli Sportelli Consolari comprendono i servizi che richiedono la presenza fisica dell’utente (prelievo dati biometrici per passaporto e CIE, autentiche di firma, certificazione esistenza in vita e quant’altro). Possibili vantaggi di questa soluzione sono l’accorciamento delle distanze verso le sedi consolari centrali, l’aumento delle disponibilità di appuntamenti e la decentralizzazione dei servizi con il conseguente alleggerimento del lavoro per le sedi consolari. Ai responsabili del MAECI e al sottosegretario Silli viene richiesta la valutazione di una celere riapertura degli sportelli consolari in quei centri dove erano già operativi regolari Consolati poi soppressi: Amburgo, Mannheim e Norimberga. Tutte queste riflessioni e proposte sono state comunicate al direttore generale della DGIT, Luigi Maria Vignali, che ha partecipato all’assemblea nella prima giornata, potendo così interloquire con i presidenti dei Comites e i rappresentanti del CGIE in modo diretto. Un’importante occasione di confronto tra le rappresentanze delle comunità italiane in Germania e i vertici del Ministero che ha visto il direttore Vignali favorevole alla riapertura degli sportelli consolari indicati se si riuscirà effettivamente a farlo a costo zero.
Per quanto concerne l’assistenza ai connazionali bisogna tenere in considerazione che in Germania ogni realtà ha sue specificità dovute al tipo di migrazione e di integrazione, perciò anche le esigenze sono differenti. I Comites, pur nelle ristrettezze economiche in cui si ritrovano attualmente, continuano a essere un punto di riferimento per l’associazionismo e un interlocutore per tutti coloro che necessitano di informazioni e di un primo orientamento. Cercare una maggiore integrazione con le realtà tedesche, in particolare con le istituzioni e i gruppi associativi, diventa sempre più importante. Numerose sono state le proposte per aumentare la visibilità dei comitati: per esempio il creare partenariati tra enti locali e associazioni italiane e tedesche e rivedere uno strumento come la guida “Primi passi in Germania”, che andrebbe aggiornata e resa fruibile anche online e fatta circolare il più possibile per contrastare il fenomeno della disinformazione che, soprattutto nei gruppi social, ma anche nelle reti informali, è particolarmente diffusa.
La complessità della realtà delle italiane e degli italiani in Germania impone una cooperazione più forte tra i Comites, il CGIE e la rete diplomatico-consolare con lo scopo di dare corpo a progetti comuni.
L’Intercomites si è interrogato anche sul contributo che può essere dato allo sviluppo di una “cittadinanza attiva“, all’acquisizione, cioè, di maggiore consapevolezza circa il nostro essere cittadine e cittadini italiani all’estero, nonché sul tema della doppia-cittadinanza e sull’importanza di una presenza italiana anche nel mondo politico tedesco. Wolfsburg, con la sua esperienza, ha fatto da cornice a questa discussione. La presenza di connazionali eletti nei livelli amministrativi distrettuali o comunali, nei consigli di fabbrica e nel sindacato esprime bene la necessità di un maggiore coinvolgimento nella vita sociale e politica della comunità locale.
Al termine della riunione sono state proposte dai consiglieri del CGIE delle azioni pubbliche di protesta in relazione alla situazione dei servizi consolari in Germania. La prima proposta è la pubblicazione di un appello al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, affinché voglia intervenire a salvaguardia dei diritti civili dei connazionali in Germania, i quali, con tempi di attesa per il rilascio di un documento di viaggio e d’identità che arrivano anche a quasi un anno, si vedono lesi nei loro diritti. La seconda proposta è l’indizione di pubbliche assemblee e dimostrazioni autorizzate, davanti all’Ambasciata d’Italia a Berlino e ai Consolati, con il coinvolgimento della stampa locale alla quale sarà denunciato il senso di abbandono da parte dello Stato italiano percepito dalla comunità italiana in Germania. I presidenti, con alcune perplessità, hanno accolto le proposte previa consultazione, coinvolgimento e approvazione dei rispettivi Comites.
La due giorni dell’Intercomites a Wolfsburg ha rappresentato per i presidenti Comites, i consiglieri del CGIE, le rappresentanze diplomatico-consolari, i parlamentari eletti all’estero e il MAECI un ulteriore opportunità di confronto e collaborazione.
Sulla base della decisione presa a Wolfsburg, la prossima riunione dell’Intercomites si terrà a Friburgo dal 29 al 30 settembre 2023.
L’Intercomites Germania ringrazia il console generale di Hannover, David Michelut, l’agente consolare di Wolfsburg, Fabio Dorigato, il direttivo della IG Metall, nella persona di Christian Matzedda, i consiglieri, il tesoriere e il presidente del Comites di Wolfsburg, Gianfranco Di Ruberto, per la disponibilità e il contributo dato all’organizzazione della riunione.
(simonetta del favero*\aise)
* coordinatrice Intercomites Germania