Roma, 03.11.2025
Eccellenze,
Signore e Signori,
Autorità,
è per me un grande onore ricevere questo Premio Speciale 2025 della Gazzetta Diplomatica. Un riconoscimento che accetto con profonda gratitudine e con la consapevolezza di rappresentare non soltanto me stesso, ma un intero sistema di impegno civico, volontario e collettivo.
Attraverso questo premio è stato valorizzato il lavoro che ogni giorno tante donne e tanti uomini portano avanti nei Comitati.
Come noto, il numero di connazionali all’estero è in costante aumento, ormai si parla di almeno 7 milioni nel mondo, una parte consistente si trova in Europa. Per me non è una debolezza, ma un punto di forza, se valorizzato.
Credo fermamente che gli italiani all’estero rappresentino un vantaggio competitivo straordinario per il nostro Paese.
Siamo ambasciatrici e ambasciatori dell’Italia nella vita quotidiana: nella ricerca, dove portiamo innovazione e sapere; nell’impresa, dove si costruiscono ponti economici e culturali; nel mondo del lavoro, dove si contribuisce alla crescita dei Paesi che ci ospitano – e qua non posso non citare il 70esimo anniversario dell’accordo sulla manodopera tra Italia e Germania; e nell’associazionismo, dove manteniamo vivo il senso di comunità, solidarietà ed identità.
Come Presidente ho cercato di dare visibilità al Comitato e di rafforzare la cooperazione con le istituzioni italiane e quelle tedesche. Abbiamo dedicato energie, risorse e passione affinché il Comites diventasse qualche cosa di più di un ente pubblico, cioè un luogo in cui si può costruire comunità.
Abbiamo organizzato tante iniziative: sul lavoro, sulla salute, l’arte, la cultura, la memoria, l’inclusione, i diritti di tutte e di tutti. Abbiamo parlato di Costituzione e di Europa. Pensando al futuro, ho voluto fortemente una cooperazione forte e strutturata con il mondo scolastico e della formazione.
Questo lavoro è stato possibile anche grazie alla competenza, dedizione e spirito di servizio delle consigliere e i consiglieri che qua voglio ringraziare.
Questo premio, dunque, non è solo per me. È un riconoscimento collettivo, che idealmente condivido con tutti coloro che, spesso in modo volontario e gratuito – come nel caso dei Comites – si impegnano ogni giorno per una maggiore integrazione, solidarietà e coesione sociale.
A loro, e a tutte le persone che credono nel valore del servizio, dedico questo riconoscimento. Con un invito alle istituzioni italiane, affinché non si dimentichino di noi e del fondamentale contribuito che abbiamo dato e possiamo dare come italiane ed italiani all’estero, ponti che connettono realtà, culture ed esperienze da cui tutti possono trarre giovamento.
Vi ringrazio di cuore per l’attenzione e per la fiducia. Questo premio mi onora profondamente.
Grazie.
Federico Quadrelli
Presidente Comites Berlino


